Isola di Capraia - L'economica dell'isola di Capraia un tempo si basava su tre principali cardini: l'agricoltura, la pastorizia e la pesca. L'agricoltura era per lo più di sussistenza: infatti si coltivava l'orzo per scambiarlo con il grano, che serviva per fare il pane. Un'altra coltivazione diffusa erano i vigneti. In mare invece si pescavano acciughe, sardine e zerri, da mettere in salamoia.

Successivamente però l'isola sviluppò anche i commerci marittimi. Ciò accade nel XVII secolo, quando la Corsica si rivoltò contro il dominio di Genova e si aprirono così nuovi e interessanti canali per i capraiesi. Fu messa a punto un'imbarcazione, chiamata gondola, che aveva piccolo cabotaggio e quindi poteva navigare con facilità lungo il canale di Corsica. Successivamente, nell'Ottocento, l'isola prese a spopolarsi in quanto molti dei suoi abitanti emigrarono, soprattutto in Sud America. Dopo l'apertura della colonia penale, l'economia per un certo periodo ruotò attorno ai detenuti. Oggi si basa prevalentemente sul turismo, poiché a Capraia si possono fare immersioni, gite in barca, trekking con osservazione naturalistica.