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Marostica gli scacchi fatti arte

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Marostica - Posizionata tra le pendici meridionali dell'Altopiano di Asiago e la pianura veneta in provincia di Vicenza, Marostica è un comune di circa 14 mila abitanti di antica tradizione medievale che conserva intatte innumerevoli tracce del suo affascinante passato. Il centro, di impianto ortogonale racchiuso da mura merlate a scopo difensivo spesse 2 metri ed alte 8 fornite di 24 torresini di vedetta, risale al 300 ed è stato realizzato dagli scaligeri che si sono succeduti nei secoli ad altre famiglie nel governo della città.

(segue sotto al video)



Le porte Bassanese, Breganzina e Vicentina danno accesso al borgo. Il cuore storico di Marostica è Piazza Castello, sul cui selciato è ricavata una grande scacchiera in marmo bianco e rosso di Asiago, che ogni anno pari, il secondo fine settimana di settembre, ospita una gara di scacchi viventi nota a livello mondiale. Sulla piazza svettano il Castello Inferiore risalente al XIV secolo che fu sede del Podestà e acquisì nel XVI secolo la denominazione di Palazzo Pretorio, e sul lato settentrionale il Palazzo del Doglione, in origine una fortificazione con compiti di casello daziario, poi sede delle istituzioni cittadine, completamente ricostruito nel 1930 perché pericolante. Nel centro sorge la Chiesa di Sant'Antonio Abate, eretta nel 1883 e rimaneggiata in forme barocche nel 700, a fianco della quale una scalinata conduce alla settecentesca Chiesa del Carmine dalla quale un sentiero, tra ulivi e cipressi, conduce al Castello Superiore sul Monte Pausolino ad una quota di oltre 100 metri. La leggenda della partita a scacchi risale al 1454 quando Marostica apparteneva alla Repubblica di Venezia. Si racconta che due valorosi guerrieri si innamorarono di Leonora, figlia del governatore del castello Taddeo Parisio, che per evitare un duello tra i due, decretò che la ragazza sarebbe andata in sposa a chi avrebbe vinto la partita del nobile gioco degli scacchi, mentre lo sconfitto avrebbe sposato Oldrada, sua figlia minore. L'incontro si sarebbe svolto in un giorno di festa con pedine viventi adornate di armi e fornite di cavalli, addobbate con due divise di diverso colore. È nata in questo modo una tradizione secolare che è diventata un'attrazione turistica internazionale senza eguali.

Pubblicato il 15-09-2021

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