Parco della Sila - Anche se quando si pensa alla Sila non si pensa ai boschi, in realtà qui si possono trovare panorami che sembrano quasi canadesi. Gli alberi sono tanti: non a caso Sila viene dal latino Silva, che vuol dire bosco. Gli alberi più notevoli qui presenti sono quelli che fanno parte del Parco dei Giganti, che si trova a Spezzano. Si tratta di pini larici vecchi anche 150 anni, alti fino a 45 metri, davvero imponenti.

Il bosco ha un'aria antica, ma fu piantato circa 400 anni fa dai baroni Mollo. Gli alberi erano utili per ripararsi dai venti freddi, ma erano anche una fonte di reddito notevole, per via del legno, ma anche della pece e dei pezzi di legno resinosi che si usavano per fabbricare le torce. Un tempo i boschi della Sila erano monopolio romano, poi divennero monopolio regio, proprio perché rappresentavano un'attività produttiva. Il parco però si è salvato dalla costruzione di una pista da sci solo grazie alla caparbietà dalla baronessa Mollo, che addirittura si incatenò ad un albero. In seguito le figlie donarono il casino seicentesco che si trova nel bosco, e che era di proprietà della famiglia, al FAI, e anche il bosco è gestito oggi dal FAI.