Ferla e necropoli di San Martino. - Fondata da una antica famiglia Normanna, da cui prende il nome, la cittadina si trova nel complesso dell'altipiano Ibleo, al confine con la valle Anapo. Dopo aver gustato una cassatella alla ricotta, passeggiamo nelle vie che conducono alla Chiesa. Il paese, distrutto dal terremoto del 1693, fu ricostruito più in alto, secondo un disegno a Croce latina, richiamo di protezione e preghiera.

Sulla Piazza Madre visitiamo la Chiesa di Sant'Antonio Abate, con la particolare facciata barocca, dalle forme concave e la cupola ottagonale. Di aspetto buffo, è diventata monumento nazionale grazie anche al Campanile che, dopo il crollo causato dal terremoto di inizio '900, non fu mai completato. Nelle vicinanze visitiamo la Necropoli di San Martino dove si trovano le Tombe di Dioniso e di Sant'Anna. Le grotte del III e IV sec contengono sepolcri a baldacchino, colonnati e affrescati o con iscrizioni, curate nell'aspetto che, secondo il culto, doveva somigliare ad una dimora. In particolare la Tomba di Sant'Anna, che sormonta un tumulo preistorico, contiene una monumentale vasca colonnata con affreschi della Santa e di San Pietro.