Ripe San Ginesio - Con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro, il borgo è situato nell'entroterra maceratese. I Piceni si insediarono qui in epoca pre-cristiana e successivamente il villaggio fu annesso dagli antichi romani, nel comprensorio di Urbisaglia. Le abitazioni sull'altura sfuggirono all'invasione barbara e il villaggio mantenne la sua piccola autonomia anche sotto il Principato di Camerino, finché i Conti Prontaguerra non cedettero il paese scosceso sulle alture, Ripe, a San Ginesio.

L'annessione non andò giù ai ripesi che tentarono una ribellione nel 1350 e l'altra all'inizio del'500, che durò tra i conflitti, 10 anni. La Rocca in cima al paese fu costruita in onore dell'indipendenza perduta. Il carattere difensivo del borgo si specchia nella struttura urbanistica, spiraleggiante, intricata in viuzze, scalette, antri e piazze, tipica maceratese. L'orgoglio ripese è stato catapultato dal medioevo alla contemporaneità, accogliendo installazioni poste lungo le vie ed il belvedere. Bassorilievi di Del Bianco, sculture bronzee o lignee di Pier Marini, Ferretti, Amadio, Rigi, Craia, Beschi, Bompadre, Sguanci, Loveglio e Rotundi, arredano i muri o sono esposte su piedistalli nei sagrati e nelle terrazze, aprendo il viaggio a mete immaginarie e di grande vocazione spirituale.