lavatoio medievale. - Nel centro storico, a Palazzo Martino, esiste un luogo davvero unico. Su una pietra marmorea, all'ingresso di una scala, sono incise le parole: Qui scorre Cefalino, più salubre di qualunque altro fiume, più puro dell'argento, più freddo della neve. Cefalino è il fiume che scorre sotterraneo al lavatoio, dove le donne, fino ai tempi moderni, usavano venire a lavare, a parlarsi e cantare.

Mito narra che sia scaturito dagli occhi di una Ninfa che, pentita di aver ucciso per gelosia, pianse senza sosta. La scalinata in pietra lavica e lumachella, una roccia con conchiglie fossili, si attorciglia di qualche metro fino alle volte basse, che proteggono le tre vasche, dove versano le ventidue fontanelle. L'acqua è fresca e il suo scaturire genera un suono di strumento, che sa di antico, riversandosi in un piccolo antro che la convoglia al mare, a due passi. Molti turisti si riparano dalla calura estiva al fresco del lavatoio. Lavando il viso e sedendo un momento a parlare, tengono vive le chiacchere delle donne e sembra di sentirle cantare ancora.