Cocullo - Oggi siamo a Cocullo, in provincia dell'Aquila nel Molise e stiamo per assistere ad una festa davvero particolare: la festa dei serpari. Ci troviamo insieme a oltre 20 mila persone per il tradizionale e antichissimo rito dei serpari, dove, centinaia di serpenti, catturati nei campi adiacenti almeno due settimane prima della festa, il Primo Maggio, vengono posti sulla statua di San Domenico, santo protettore di Cocullo nonché protagonista indiscusso della festa, prima di essere portata in processione.
Il momento più atteso è difatti, a mezzogiorno e mezza, quando la statua di San Domenico viene fatta uscire dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Fuori ad attenderlo i serpari pronti a vestirlo ed ornalo con i proprio serpenti preparati qualche giorno prima. La tradizione vuole che San Domenico abbia il potere taumaturgico contro il morso dei serpenti, motivo per la quale la statua viene adornata con le serpi, e dei lupi, ma anche quello di guarire il mal di denti. E proprio per invocare la sua protezione i fedeli, nel giorno della festa, suonano una campanella posta all'interno della chiesa, utilizzando i denti. Al termine della processione, dove la statua è stata, inoltre, accompagnata dalla banda e dai sindaci delle valli del Sagittario, i serpari hanno riportato i serpenti nel loro habitat naturale. Una festa che si porta avanti da 350 anni vede tutti gli anni fedeli, turisti, paesani, curiosi e non solo e partecipare a questo evento così particolare e unico nel suo genere, è un'esperienza che consigliamo di fare almeno una volta nella vita.