Val d'Ultimo - Un piccolo Eden racchiuso in una coperta verde ricamata da laghi e puntellata di larici millenari. La Val d'Ultimo sembra il prodotto della tela di un pittore, eppure questo luogo incantato esiste davvero e si trova immerso nel lussureggiante verde del Trentino Alto Adige, in quella striscia di terra del Sud Tirolo dove culture e tradizioni di popoli diversi si intrecciano ed amalgamano fino a crearne di altre.

In questo estremo fazzoletto d'Italia si pratica il bilinguismo e lo studio della lingua italiana è stato introdotto nelle scuole non per sostituire il tedesco, ma per divenire il secondo idioma. Qui coesistono da sempre due culture diverse, frutto della vicinanza ad un territorio straniero che è solo geograficamente separato dalle Alpi, ma che è di fatto permeante anche in alcuni dei nostri più estremi lembi di terra posti al confine. La Val d'Ultimo, proprio per la sua collocazione privilegiata e decentrata, non ha riempito le pagine dei libri di storia, anche se per i Bagni di Mezzo hanno sostato Bismark, Thomas Mann e la Principessa Sissi, conferendo a questi luoghi un'ulteriore immagine fiabesca. Tuttavia, la più recente storia della Val d'Ultimo ci racconta della presenza sul territorio di ben sei centrali idroelettriche che sovvertirono la tranquillità della vita dei suoi abitanti, aprendola al turismo e ad un maggiore traffico. La Genziana, piccolo albergo che fungeva da mensa proprio per gli operai delle centrali, divenne, grazie al suo chef, Giancarlo Godio, un vero e proprio Eden per il palato, fregiandosi persino di una stella Michelin. Oggi, la Val d'Ultimo, oltre ad essere ricordata per uno scintillante passato culinario, vanta una memoria architettonica di tutto rispetto rappresentata dai masi, caratteristiche abitazioni in legno tipiche della valle ed i suoi larici millenari, tra i più antichi d'Europa. Un luogo magico, tutto da scoprire e da sfogliare come le pagine di un libro di favole.