Santa Vittoria in Matenano - Si tratta di uno dei centri tipici dell'entroterra Marchigiano. Il rinomato chiostro della chiesa di Sant'Agostino, del 1300, ormai da 700 anni è 'conteso' tra il potere spirituale e il potere temporale. Il nome del borgo deriva, appunto, dalla Santa Martire cristiana, le cui spoglie sono custodite proprio qui, nella chiesa collegiata; inoltre 'in Matenano', risalente al 1862, deriva dal fatto che sorge sul Monte Matenano.

Nel 934 d. C. l'abate Loffredo volle conservare le spoglie della Santa in questo borgo per renderle difficilmente raggiungibili ai saraceni, i quali stavano invadendo i territori circostanti in quel periodo. L'abate di Farfa Pietro I la edificò nell'890 fino a farla diventare il centro farfense più importante del territorio marchigiano. La presenza dei farfensi determinò uno sviluppo economico che derivò principalmente dall'attività agricola e artigianale. Col tempo vi è stato un notevole sviluppo, grazie all'introduzione di un'attività di tipo industriale; ultimamente vi è anche stato un boom nel settore turistico.