Murales di Campomarino - Di minoranza arbëreshë, gli abitanti della località hanno origini albanesi. Fuggiti dall'invasione ottomana si stanziarono nell'entroterra molisano fondando villaggi lungo i fiumi. Dopo un terribile terremoto che distrusse il porto e le case di Campomarino, gli albanesi furono chiamati dai governatori a ricostruirlo e ripopolarlo. Era l'anno 1468.
La comunità forte nelle sue tradizioni di lavoro e di culto della famiglia ha tramandato la lingua e le usanze che sono rimaste intatte fino a tempi moderni. Di ritorno dalla vita emigrata a Milano, una pittrice, Liliana Corfiati, nativa di Campomarino, dipinge sulle case i suoi ricordi, che sono forti, sereni e comunitari. Ci porta con lei, in viaggio, a conoscere e vivere gli angoli di memoria impressi sui vecchi muri. Antichi mestieri, come il riparatore di scarpe o la ricamatrice, Le Vellie, balli tradizionali in costume per propiziare i raccolti e i personaggi della sua infanzia, come zia Vincenzina. Non mancano riferimenti moderni, al Papa, che benedice una giovane coppia e Maria Teresa di Calcutta, Santa di origini albanesi.