Bagolino - Sulla strada che porta a Bagolino dal lago d'Idro si trovano due ponti, uno dei quali ormai non è più in uso, dai quali si diparte un sentiero che era la vecchia strada che portava a Bagolino. Si tratta di un sentiero in mezzo alla natura che costeggia il torrente Caffaro e scende all'interno della forra che descrive il torrente, il quale ha le sue sorgenti tra i monti dell'Adamello.

Durante il percorso si possono incontrare due manufatti antichi che sono stati sottoposti a restauro conservativo negli anni Novanta. Il primo è una 'santella', un'edicola votiva definita così per via dell'italianizzazione di un termine dialettale che vuole dire 'luogo frequentato dai santi'. L'edicola, costruita nel XVII secolo, è dedicata a San Giovanni Nepomuceno, e non è un caso che si trovi vicino ad un ponte e ad un fiume. Infatti, il santo venne ucciso proprio venendo gettato in un fiume, la Moldava, in quanto si era rifiutato di volare il segreto confessionale su richiesta del suo re. Il ponte è del 1301 ma è stato completamente ricostruito nel 1807 ed è oggi invaso da una folta vegetazione.