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La storia dei martiri di Otranto

Cultura

Otranto - Ad Otranto c'è un monumento che commemora uno degli episodi più sanguinosi, ma anche eroici, della sua storia. Il monumento è dedicato agli 813 martiri che si opposero fino alla fine alla conquista ottomana. Era il 1480: a quei tempi l'impero turco era guidato da Mehemt II, Maometto II, mentre l'Italia era dilaniata da lotte interne.

(segue sotto al video)



Per questo il sovrano ottomano pensava di poterla facilmente conquistare: il suo piano era di penetrare al sud per poi risalire fino a Roma. La flotta navigò verso Brindisi, ma per una tempesta fu dirottata ad Otranto. Il comandante turco Pascià prese la palla al balzo, sapendo che le difese di Otranto erano molto scarse. Il castello venne assediato da luglio ad agosto del 1480; furono inviati due emissari per chiedere l'abiura della fede cristiana, ma il primo fu respinto e il secondo ucciso. Quando infine la cittadella cadde, a resistere rimase un manipolo di 813 coraggiosi che si barricò in chiesa. Ancora una volta gli idruntini rifiutarono l'abiura e vennero decapitati. Le loro ossa sono ancora visibili nella cattedrale di Otranto; i martiri sono stati dichiarati santi da papa Francesco nel 2013.

Pubblicato il 14-10-2021

Dove dormire spendendo poco:

a Otranto (LE)
a Sant'Andrea (LE)
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