il Tavello - Alle porte di Padova sopravvive all'urbanizzazione, grazie alla difesa civica, il Tavello. Tra le anse del fiume Brenta da millenni qui l'uomo coltiva lottando con la forza impetuosa del fiume. Piantagioni in file regolari di pioppi corrono fino all'argine a frenare le piene e a proteggere le coltivazioni. La simmetria, il suo gioco ottico, ha attirato gli scatti di fotografi naturalisti, che la hanno paragonata ai disegni architetturali del Palladio.

Camminando lungo il sentiero il letto del fiume si allarga allagando quà e là lembi di terra. Aironi bianchi e celerini vi vengono a riposare e il bosco ha ora carattere spontaneo con Olmi, noccioli e arbusti di sambuco. L'imponente Villa veneta, Pachierotti De Benedetti, troneggia improvvisa dietro una curva. Edificata nel 1635 é articolata con un pronao di tre livelli sulla facciata che conferisce armonia alla grande struttura. Nei quattro ettari di giardino all'italiana ci sono un oratorio settecentesco e la barchessa, annesso tipicamente veneto di servizio. Qui la Natura é di casa!