Quando si parla di Fiuggi non si può che pensare subito alle sue
terme ed alla sua acqua, conosciute fin dai tempi antichi per le grandi
proprietà terapeutiche.
Infatti la Fonte di Bonifacio VIII, costruita
ad inizi del 1900, in stile liberty, rappresenta una meta per chi
necessita di cure, ma anche per chi vuole rilassarsi. Al suo interno,
infatti, oltre ad ambulatori medici, sono presenti luoghi di ritrovo,
bar e caffè oltre a giardini disseminati di fontanelle dalle quali bere
la famosa acqua.
Nel corso degli anni, Fiuggi è diventata meta anche del
turismo congressuale, con la nascita di hotel attrezzati con sale
polivalenti ed attrezzature moderne, ma anche con piscine e spa, per
garantire il totale relax dei propri ospiti, anche nei momenti liberi.
Si può quindi affermare che questa cittadina laziale può assicurare
una vacanza di pura tranquillità anche a chi non necessità di cure
termali.
Parallelamente si sono sviluppate molte altre attività e,
periodicamente, vengono organizzate qui manifestazioni ed eventi che
richiamano molti turisti. Fra questi si ricordano il Festival Donne in
Musica, Il Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale (presso la
vicina Anagni) e gli spettacoli stagionali di artisti e comici che si
esibiscono spesso nel Cafè du Parc.
Particolarmente piacevole è anche passeggiare nel suo centro
storico, fra vicoli e piazzette che sembrano portare indietro nel tempo.
Si possono visitare la Collegiata di San Pietro, le Chiese di Santa
Maria del Colle o Santo Stefano, così come le tante case padronali come
Casa Martini o Palazzo de’ Medici con il Pozzo delle Vergini.
A circa 5 km da Fiuggi si trova il Lago di Canterno, il più grande
fra quelli carsici del Lazio, dalle cui rive è possibile godere di un
bellissimo panorama e dove gli amanti della pesca sportiva possono
trascorrere qualche ora nella loro attività preferita.
Chi decide di
trascorrere un pò di giorni a Fiuggi può anche programmare delle visite
presso le non lontane Abbazie Benedettine di Trisulti, Casamari e
Cassino. Oppure percorrere altri itinerari alla scoperta della Ciociaria
e della sua enogastronomia, magari in una delle fattorie didattiche o
agriturismi della zona, assaporando i formaggi locali, il pane, i dolci
fatti con il miele del posto e tutti gli altri tesori della buona cucina
laziale.