Borgo romano e denominato anticamente Forum Livii, Forlì fece poi
parte dell'esarcato di Ravenna e quindi fu soggetta ai Longobardi i
quali nel VIII secolo la cedettero al patrimonio Petri. Fu la città
centro ghibellino in continua lotta con le vicine città guelfe e con il
papato. Nel XIV secolo vi si affermò la signoria degli Ordelaffi fino a
quando nel 1436 fu ceduta a Francesco Sforza dal papa NIccolò V.
Restituita allo stao Pontificio nel 1815 fu annessa al regno di Sardegna
nel 1860.
Diverse sono le bellezza offerte dalla città.
Piazza Ordelaffi
Segno del dominio della dinastia degli Ordelaffi nella città di
Forlì, rappresenta la piazza dove oggi ha sede il Duomo cittadino .
Duomo di Forlì
Eretto nel 1841, il duomo definito anche cattedrale di Santa Croce
oggi rappresenta il luogo di culto principale della città. Al suo
interno custodisce tre preziose cappelle: della Madonna del Fuoco,
Cappella del Santissimo Sacramento, Cappella del Battistero .
Palazzo Paolucci
Edificato intorno al secolo 700' il Palazzo Paolucci era l'antica
residenza del cardinale Fabrizio Paolucci. Oggi invece rappresenta la
sede della Prefettura.
Abbazia di San Mercuriale
Edificata nel 1178 e dedicata a San Mercuriale patrono della città,
l'abbazia rappresenta oggi un luogo di culto della città custodendo al
suo interno opere di grande valore: il sepolcro di Barbara Manfredi
opera del Ferrucci, l'Immacolata col Padre Eterno del Palmezzano.
Accanto all'abbazia sorge il campanile con un altezza di circa 50 metri e
che miracolosamente riuscì a salvarsi durante la seconda guerra
mondiale dopo i bombardamenti tedeschi che distrussero la città.