Chi sceglie Lipari per le sue vacanze sbarca in un luogo incantato
dove può soddisfare ogni curiosità e al tempo stesso ritemprarsi tra le
spiagge, il mare, le immersioni, l'arte, la cultura, la cucina.
Il MUSEO ARCHEOLOGICO, nel Castello al centro del paese, conserva
reperti eoliani portati alla luce dagli anni '40 a oggi. Ha la
caratteristica di essere un Museo "vivo", nel senso che i reperti in
dotazione vengono costantemente aggiornati dalle nuove scoperte.
Come in ogni posto di mare, dove le donne pregavano, perché i propri
uomini tornassero a casa salvi, anche a Lipari non mancano chiesette e
luoghi di culto.
La CATTEDRALE di SAN BARTOLOMEO fu voluta dai Liparesi dopo la
caduta dell'Impero Romano d'Occidente e distrutta dai musulmani
nell'838. Ricostrita nel 1083 dai normanni, fu interessata spesso da
crolli e incendi per cui, all'interno e all'esterno, sono riscontrabili
dall'occhio esperto i rimaneggiamenti succedutisi.
Il CHIOSTRO NORMANNO, è dovuto al re Ruggero II e ricostruito
secondo i modelli benedettini con la chiesa in primo piano a nord e il
chiostro a sud e poi il Monastero. I Turchi distrussero tutto e Carlo V
provvide nuovamente alla ricostruzione. Nascosto da un muraglione in
seguito a un terremoto è stato riscoperto nel 1978 e oggi è possibile
vederlo nella sua bellezza, con le colonne e i capitelli lavorati e con
frammenti di pavimenti antichi.
A Lipari però le vie, le piazze stesse sono luoghi indimenticabili,
da fissare nella mente. CORSO VITTORIO EMANUELE, semplicemente "il
CORSO", VIA GARIBALDI, più stretta e piena di viuzze caratteristiche,
PIAZZA SANT'UGO, conosciuta come "MARINA CORTA", che ha una forma
irregolare e caratteristica, con una struttura in cui non sembra l'uomo
ad aver costruito, ma la natura ad aver imposto le regole, per farsi
rispettare.
Al tavolo di uno dei ristoranti della piazza è possibile gustare le
ricette eoliane, sapientemente aromatizzate, con una preferenza per il
pesce, i ricci di mare, i capperi, la caponata, i dolci, il vino buono.