Storicamente, per la sua posizione di città di confine, l'antica
Urbs Vetus, contado e vescovado in età longobarda, interessò sempre la
curia romana. Il suo periodo migliore fu quello comunale caratterizzato
cioè da una notevole prosperità commerciale dalla ricerca di uno sbocco
verso il mare e dalle lotte interne tra i Monaldeschi (guelfi) e i
Filippeschi (ghibellini). Diverse sono le bellezze artistiche e
architettoniche che la città offre.
Il Duomo di Orvieto
Edificato nel 1290 ripercorrendo lo stile romanico gotico ben
visibile sulla sua facciata, custodisce al suo interno, pregevoli opere
d'arte e bassorilievi come quello di Luca Signorelli ed il Sacro
Corporale
Pozzo di San Patrizio
Voluto fortemente dal Papa Clemente VII con l'obiettivo di garantire
alla città un rifornimento di acqua in caso di assalti, proprio durante
la sua sosta a Orvieto, l'opera rappresenta un grande pozzo con una
profondità di 60 metri e larghezza di 12 metri, contornato da scalini e
da finestre per consentire il penetrare della luce. Il nome deriva dalla
notevole somiglianza tra il Pozzo e la caverna irlandese proprio di San
Patrizio.
Palazzo Soliano
Dedicato al Papa Bonifacio VIII, il palazzo ospita oggi il Museo
dell'Opera del Duomo, dove è possible osservare da vicino i dipinti di
Simone Martini e Luca Signorelli, statue lignee delle Scuole fiorentina,
e le opere dello scultore ed artista italiano del Maitani.
Chiesa di S.Andrea
Situata a Piazza della Repubblica, l'edificio fu prima costruito tra
il V e il VI secolo per poi essere nuovamente ricostruito nel XII
secolo a causa della sua demolizione. Custodisce opere preziose
risalenti ai secoli 300 e 400, e reperti della civiltà etrusco romana.