Suvereto è un comune antichissimo. Risale a prima
dell'anno mille, all'epoca della caduta dell'Impero Romano, quando la
gente che abitava sulle coste, fuggì al riparo sulle alture
dell'entroterra.
I dintorni di Suvereto sono ricchi di boschi di alberi
da sughero dal cui nome antico - quercus suber - origina il suo nome. Il
borgo si caratterizza per la sua architettura armonica, per i vicoli
lastricati racchiusi dentro alle antiche mura, per i palazzi storici, le
chiese e i suggestivi chiostri. E qui, dove tutto è antico,
sopravvivono ancora i vecchi mestieri: impagliatori, sugherai, falegnami
e soprattutto fabbri.
Nei negozi si possono infatti acquistare
splendidi oggetti in ferro appena usciti dalle mani dell'artigiano.
Aggirandosi per le strade e le piazze del borgo, è bene dedicare un po'
di tempo al "Museo artistico della bambola", dove si potrà ammirare una
collezione meravigliosa di bambole antiche e moderne.
Ma il primo
impatto, è con la pieve romanica di San Giusto del IX secolo e di
fianco, non si può non notare la chiesa di S. Michele Arcangelo, sede
del Museo di Arte Sacra. Nel punto più alto di Suvereto è situata la
Rocca Aldobrandesca da cui è possibile godere del panorama. Infine Siena
e Pisa sono raggiungibili in meno di un'ora e Volterra e San Gimignano
distano da Suvereto rispettivamente 62 e 90 km.