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Cosa vedere a Torrecuso

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Torrecuso, anticamente Turris Clusii, a causa della posizione all'interno di una vasta conca, viene fondata intorno al III secolo a.C., probabilmente da alcuni profughi etruschi provenienti dalla città di Chiusi. I primi documenti storici che ne danno notizia, tuttavia, risalgono solo al XI secolo, nel periodo dell'insediamento longobardo.

L'antico borgo si sviluppa attorno alla piazza centrale, sulla quale si erge Palazzo Cito, storica dimora dei feudatari del luogo, ora municipio del paese.

Il paese, che si trova all'interno del Parco Regionale del Taburno, conta circa 3.500 abitanti, e la sua altezza varia dai 200 ai 1200 metri sul livello del mare.

Merita una visita la Chiesa di Santa Annunziata, risalente al XIV secolo, che contiene varie tele del 1700 e del 1800. Nella chiesa sono conservati i resti del martire spagnolo San Vincenzo di Saragozza, portati a Torrecuso dal marchese Carlo Andrea Caracciolo.

I resti di Ponte Manfredi, invece, risultano interessanti perché presentano tre tipi di architettura: quella romana, quella longobarda, e quella moderna. Il ponte, risalente agli inizi del XI secolo, viene chiamato anche Ponte del Feniculo, dal nome dell'antica Baronia di Tommaso de Feniculo. L'altra denominazione, Ponte Manfredi per l'appunto, deriva dalla divina commedia, dove Dante cita il ponte presso cui venne inumato il corpo di Manfredi e che, secondo la descrizione del luogo sembra corrispondere.




Pubblicato il 15-01-2023

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a Torrecuso (BN)




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