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Le origini di Fabriano La testa del Re e la pista archeologica

  • Santa Maria in campo
  • Ponte Sacramento
  • Castelvecchio
  • Castelnuovo
  • Fabriano

Il video esplora le origini di Fabriano attraverso la scoperta di reperti archeologici, tra cui tre colonne ottagonali e un cippo cilindrico. Gli scavi hanno portato alla luce l'importanza della zona di Santa Maria in campo e Ponte Sacramento, che era un centro della civiltà Umbro Picena. La città si è sviluppata sul terrazzamento naturale inciso dal Torrente Giano e dal Ruscello Rivo, con il primo nucleo fortificato di Castelvecchio, seguito da Castelnuovo. Ci sono tre ipotesi principali sulle origini di Fabriano, tra cui la nascita in epoca romana, medievale o feudale. L'incastellamento è stato un fenomeno importante nella zona, e la posizione dei castelli di Fabriano era strategica rispetto ai corsi d'acqua. L'archeologia può dare un valido contributo alla comprensione di questo fenomeno.

Le origini di Fabriano: alla scoperta dei reperti archeologici

In questo video si parla delle origini della città di Fabriano, partendo dall'analisi di alcuni reperti archeologici scoperti casualmente durante uno scavo a Castelnuovo negli anni '40-'50 del Novecento. Tra questi reperti ci sono tre colonne ottagonali con relativi capitelli, una mensola con la testa di un re scolpita e un cippo cilindrico. Questi elementi architettonici sono stati oggetto di studio da parte dell'architetto Giampaolo Ballelli, che ha cercato di approfondire le evidenze più antiche della città.

La pista archeologica: dalla civiltà Umbro Picena al periodo romano

La ricerca sull'origine di Fabriano ha portato alla luce anche altre informazioni interessanti. Ad esempio, gli scavi condotti dall'archeologo Innocenzo Dall'Osso nel 1915 hanno evidenziato che la zona di Santa Maria in campo e Ponte Sacramento, sulla strada di collegiglioni e nebbiano, era un centro importante della civiltà Umbro Picena. In periodo romano, invece, la Piana di Fabriano non fu intensamente abitata, ma adibita ad area agricola delle vicine tuficum e attilium.

La morfologia originaria di Fabriano: Castelvecchio e Castelnuovo

La città di Fabriano si sviluppò sul terrazzamento naturale inciso dal Torrente Giano e dal Ruscello Rivo, suo affluente di destra, in un periodo compreso fra il quinto e l'undicesimo secolo. Il primo nucleo fortificato fu Castelvecchio, seguito da Castelnuovo e un ponte sopra il Rivo che metteva in comunicazione i due nuclei abitati. Non si sa con certezza quando la città fu fondata e da chi, ma si hanno alcune ipotesi interessanti.

Le ipotesi sulle origini di Fabriano: dai profughi di Tufi ai Longobardi

Ci sono tre ipotesi principali sulle origini di Fabriano. La prima vuole che il nucleo più antico della città sia stato fondato sulla lettura di Castelvecchio dai profughi provenienti dai municipio di Tufi come e della più lontana Sentinum. La seconda ipotesi sposta più avanti negli anni le origini dell'abitato di Fabriano, tra il sesto e l'ottavo secolo, quando la città era ricompresa nel Ducato longobardo di Spoleto. Infine, la terza ipotesi colloca la nascita di Fabriano tra il decimo e l'undicesimo secolo, in un periodo feudale.

La nascita di Fabriano: tre ipotesi

Esistono tre ipotesi sulla nascita di Fabriano, ognuna delle quali presenta elementi di interesse e criticità. La prima ipotesi colloca la nascita della città in epoca romana, quando venne costruita una strada che collegava Ravenna all'Appennino. Un'analisi muraria condotta dall'architetto Carancini ha approfondito l'urbanistica dei due nuclei originali di Castelvecchio e Castelnuovo, confermando alcune criticità abitative.

La seconda ipotesi suggerisce che Fabriano sia nata in epoca medievale, tra il decimo e l'undicesimo secolo. In questo periodo, dopo le invasioni franco-carolingie, si crearono dei nuclei di potere, come l'Abbazia di San Vittore delle Chiuse, che controllava un ampio territorio e cedeva in enfiteusi alcune porzioni di esso ai signori del luogo. In questi documenti viene citato il Castro Fabriano e la via di Fabriano.

La terza e ultima ipotesi colloca la nascita di Fabriano sempre tra il decimo e l'undicesimo secolo, in un periodo che potremmo definire feudale. In questo periodo si assistette alla nascita di fortezze e castelli, che rappresentavano le strutture residenziali del potere signorile. Anche i monasteri e i vescovi potevano costruire queste fortificazioni. La struttura dei castelli si articolava assumendo l'aspetto di veri e propri villaggi fortificati, realizzati prevalentemente in pietra e muniti di cinte murarie poderose.

L'incastellamento e l'importanza dell'archeologia

Il fenomeno dell'incastellamento, ovvero la nascita di fortezze e castelli tra il nono e il decimo secolo, è stato molto dibattuto. L'indagine archeologica ha evidenziato delle preesistenze di strutture da riferire a insediamenti più antichi, non menzionati nelle fonti storiche. Tra l'undicesimo e il dodicesimo secolo, si assistette alla diffusione del fenomeno grazie alle signorie territoriali, che potevano essere nobili, vescovi o monasteri. L'archeologia può dare un valido contributo per la comprensione di questo fenomeno, e per questo si fa appello alla sensibilità dei cittadini e delle istituzioni affinché si trovino le risorse e le energie per poter fare saggi archeologici nelle zone più antiche della città.

La posizione strategica dei castelli di Fabriano

I due castelli di Fabriano si collocano in una posizione strategica rispetto ai corsi d'acqua che correvano ai loro piedi: il torrente Giano e il torrente Rivo, che venne incanalato nel corso del Medioevo ma ancora oggi scorre sotto il piano dell'attuale Corso della Repubblica. La difesa naturale dei corsi d'acqua fu sfruttata dagli apparati difensivi dei castelli, che potevano anche sfruttare la morfologia del terreno. L'altimetria dei due siti è decisamente inferiore rispetto agli standard dei siti incastellati, il che potrebbe costituire un interessante spunto di riflessione. La posizione dei ponti sul Giano e sul Rivo costituisce un indicatore molto significativo rispetto allo sviluppo dell'abitato antico e sulle comunicazioni esterne.

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