Menù
UltimissimoMinuto
Search

ACQUAPARK DI ZAMBRONE: DA ATTRAZIONE TURISTICA AD AREA DEGRADATA

  • Acquapark di Zambrone
  • Resort turistico
  • Piscine del parco
  • Imprenditore proprietario della struttura
  • Genitori della bambina annegata

L'Acquapark di Zambrone è stato costruito nel 1989 ed è diventato uno dei parchi acquatici più frequentati del meridione, ma nel 2007 è stato chiuso per fare posto a un resort turistico. Oggi l'area è abbandonata e delimitata da una recinzione. Nel 2006, una bambina di 5 anni annegò in una delle piscine del parco e ci furono due inchieste, una delle quali portò alla condanna dell'imprenditore proprietario della struttura per omicidio colposo. Nel 2008, anche i genitori della bambina furono condannati per lo stesso reato. Recentemente, l'imprenditore proprietario della struttura è stato condannato a sei mesi di reclusione. L'Acquapark di Zambrone rappresenta oggi un triste esempio di attrazione turistica abbandonata e degradata.

L'avventura imprenditoriale dell'Acquapark di Zambrone

Nel 1989 fu costruito l'Acquapark di Zambrone, una struttura maestosa con 12 acquascivoli e un'area di ristoro in grado di accogliere duemila persone. In breve tempo, il parco divenne uno dei parchi acquatici più frequentati del meridione, diventando un volano per l'economia locale e un'importante fonte di occupazione. Nel 1994, l'associazione mondiale dei parchi acquatici conferì al parco ben 14 riconoscimenti.

La chiusura dell'Acquapark di Zambrone

Nel 2007, il parco fu chiuso per fare posto a un resort turistico. Purtroppo, quello che resta a distanza di sette anni dalla chiusura dei cancelli è un vero e proprio monumento alla decadenza: gran parte delle strutture interne sono rimaste intatte, abbandonate al tempo e all'aggressione degli elementi. L'area è delimitata da una recinzione e si trova a pochi metri da una delle spiagge più frequentate del litorale.

La tragedia dell'Acquapark di Zambrone

Non si può parlare dell'Acquapark di Zambrone senza pensare alla tragedia che nel 2006 colpì la struttura. Il 24 giugno, la piccola Letizia Testoni, di soli 5 anni, annegò in una delle piscine del parco. La tragedia sfociò in due diverse inchieste, una delle quali portò alla condanna a sei mesi di reclusione dell'imprenditore proprietario della struttura per il reato di omicidio colposo.

La conclusione del filone giudiziario

A conclusione del primo filone giudiziario, nel 2008 il tribunale aveva condannato a sei mesi di reclusione per omicidio colposo anche i genitori della piccola Letizia. Recentemente, il tribunale di Vibo Valentia ha condannato a sei mesi di reclusione anche l'imprenditore proprietario della struttura. Oggi, l'Acquapark di Zambrone rappresenta un triste esempio di come un'attrazione turistica possa trasformarsi in un'area degradata, lasciata al degrado e all'abbandono.

Noi ed i nostri partner usiamo cookie per mostrare pubblicità personalizzata e per fini di profilazione e misurazione. Sei d'accordo?

Accetta    Personalizza    Cookie policy

Ricerche popolari


UltimissimoMinuto