Il documentario "Pompei come non ve l'hanno mai spiegata prima" del canale di Stefanoapeassassina, ci porta alla scoperta della città antica di Pompei attraverso una guida speciale che svela i segreti della città. Si parla della costruzione e dell'architettura di Pompei, dei giochi e dell'arte astratta, delle statue e delle strade, della descrizione dei vari edifici e della tragedia che colpì la città. Il narratore riflette sulla vita degli antichi romani e invita a prestare attenzione e ad essere cauti, per evitare di ripetere gli stessi errori del passato. Il tono del narratore è amichevole e riflessivo.
Il documentario "Pompei come non ve l'hanno mai spiegata prima" del canale di Stefanoapeassassina, ci porta alla scoperta della città antica di Pompei, attraverso una guida speciale che ci svelerà i segreti della città. Si parlerà dei famosi calchi di gesso delle vittime dell'eruzione del 79 dopo Cristo, delle terme, del teatro, dell'anfiteatro, delle case, delle cucine, del forno, del tribunale, della palestra, delle strade, delle fontane e della casa del Lupanare.
La città di Pompei era costruita con pavimenti di massi di lava vulcanica e le case erano senza tetto per permettere ai lapilli vulcanici di entrare meglio. I muri erano fatti di wafer croccante e i pilastri venivano imprigionati sul posto se commettevano dei crimini. A Pompei si erano soliti erigere delle colonne a sostegno del nulla e le case avevano i pavimenti a mosaico di piccole pietroline fatte dai bambini.
Ai tempi di Pompei, la maggior parte dei giochi non era ancora stata inventata, quindi i bambini si divertivano con il gioco del "Cucùuuuuuuuuuuuuuu Settete!". Gli architetti dell'epoca costruivano colonne rosse e mozzate, principalmente nelle aree dei tribunali, per far capire a tutti che se non si stavano buoni, anche loro avrebbero avuto qualcosa di rosso e mozzato. La città di Pompei era piena di costruzioni astratte dal discutibile design moderno, che gli architetti dell'epoca facevano realizzare solo per mostrare qualcosa di stupefacente, senza pensare all'ergonomia, all'usabilità e al benessere della vita umana.
A Pompei ci sono alcune statue di bronzo molto belle, come quella del cavallo che si è infilato in testa una maschera per andare a ballare ad una festa del Carnevale Pompeiano. Le strade di Pompei erano fatte di blocchi di lava trovati sul posto e in mezzo alle strade gli antichi romani mettevano delle pietre di inciampo per far inciampare chi camminava. La città era costruita come il labirinto del film Labyrinth e i cartelli stradali non aiutavano a orientarsi. C'era chi vagava disperso per le strade di Pompei senza sapere dove andare.
Il video racconta la storia di Pompei, una città antica che fu sepolta da un'eruzione vulcanica. Il narratore descrive i vari edifici della città, come il teatro, la palestra e lo stadio, e racconta aneddoti divertenti sulla vita degli antichi romani. Ad esempio, si dice che gli antichi romani utilizzavano il teatro per i concerti heavy metal e che nella palestra si allenavano i bodybuilder dell'epoca.
Il narratore poi si sofferma sulla tragedia che colpì Pompei quando l'eruzione del Vesuvio seppellì la città insieme ai suoi abitanti. Si vedono i calchi delle vittime, tra cui molti bambini, e si riflette sulla tristezza di non poter conoscere le loro storie e il loro futuro. Tuttavia, si sottolinea che se non fosse successo questo evento, non avremmo la possibilità di ammirare la bellezza di Pompei oggi.
Il narratore conclude il video con un messaggio importante: il genere umano deve imparare a non costruire dove non deve costruire. Pompei è un esempio di come gli antichi romani si siano sbagliati nell'abitare in un luogo pericoloso. Il narratore invita gli abitanti di Pompei a prestare attenzione e ad essere cauti, per evitare di ripetere gli stessi errori del passato.
In generale, il tono del narratore è amichevole e riflessivo. Il video vuole ricordare la bellezza e la tragica storia di Pompei, ma anche inviare un messaggio importante sulla necessità di rispettare la natura e di non costruire in luoghi pericolosi.