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Borghi d'Italia racconta Brisighella (Ravenna)

  • Torre dell'Orologio
  • Rocca
  • Santuario
  • Collegiata di San Michele Arcangelo
  • Pasta tipica Spoja Lorda
  • Coltivazione dell'olivo e della vite
  • Olio extravergine di oliva Brisighella DOP
  • Vini Albana e Sangiovese
  • Museo Giuseppe Ugoni
  • Tradizione del ricamo
  • Dialetto romagnolo

Il borgo medievale di Brisighella, situato nel parco della Vena del Gesso Romagnola, è il protagonista del programma "Borghi d'Italia". Con la certificazione Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Brisighella è famosa per la Torre dell'Orologio, la Rocca, il Santuario, la Collegiata di San Michele Arcangelo e la pasta tipica Spoja Lorda. La città è anche nota per la coltivazione dell'olivo e della vite, che producono l'olio extravergine di oliva Brisighella DOP e i vini Albana e Sangiovese. Il museo Giuseppe Ugoni ospita una vasta collezione di opere dell'artista faentino, mentre la tradizione del ricamo e il dialetto romagnolo sono molto sentiti nella comunità.

Brisighella, un borgo medievale incastonato nel parco della Vena del Gesso Romagnola, è il protagonista del programma "Borghi d'Italia". Il comune, insignito della certificazione Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, conta 7.700 abitanti e si trova a 115 metri sul livello del mare. Tra le sue attrazioni ci sono i tre pinnacoli della Torre dell'Orologio, della Rocca e del Santuario.

La storia di Brisighella

Brisighella è un borgo che nasce intorno al 1200, dopo varie faide dei potentati locali. Il primo fortilizio difensivo, costituito da Maghinardo Pagani di Susinana, è stato inserito anche all'interno della Divina Commedia. Dal 1400 in avanti, Brisighella vede una florida economia legata al gesso e alla parte agricola del territorio.

La Collegiata di San Michele Arcangelo

All'interno della Collegiata di San Michele Arcangelo, si possono ammirare due tombe di uomini illustri di Brisighella: il Cardinale Michele Lega e il Cardinale Gaetano Cicognani. La chiesa è stata costruita nel 1600 sotto le mura, mentre la vecchia collegiata sopra le mura ora si chiama Chiesa del Suffragio. La devozione mariana è molto forte nella comunità, che ha avuto molti educatori e grandi uomini di fede e servizio alla Santa Madre Chiesa.

La pasta tipica di Brisighella

All'Arte del Matterello, negozio tipico di Brisighella, si preparano tutti i tipi di pasta, ma la pasta tipica di Brisighella è la Spoja Lorda. Si tratta di un tipo di pasta ripiena di formaggio (squacquerone, parmigiano e ricotta) e condita con brodo di cappone e verdure. La tradizione vuole che venga servita soprattutto nei giorni di festa.

Le opere d'arte della Collegiata

Nella Collegiata di Brisighella si possono ammirare due opere importantissime: la prima è di Marco Palmezzano, autore importante per la Romagna ma non solo a livello nazionale, la seconda è del 1614. La Pinacoteca di Faenza ne ha curato il restauro e la valorizzazione, rendendole accessibili al pubblico.

Brisighella, un borgo romagnolo ricco di storia e bellezze naturali, è il protagonista dell'ultima puntata di Borghi d'Italia. Nel centro storico si possono ammirare la Torre dell'Orologio, il Palazzo del Podestà e la Collegiata, che custodisce opere di notevole importanza. Il direttore della Pinacoteca di Faenza ci accompagna alla scoperta di questi tesori artistici, tra cui l'Adorazione dei Magi di Marco Palmezzano e la Madonna con i santi Ludovico e Francesco di Giovanni Battista Barbieri detto il Guercino.

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Gastronomia e prodotti tipici

Il territorio di Brisighella è caratterizzato dalla coltivazione dell'olivo e della vite, che danno vita a prodotti di alta qualità come l'olio extravergine di oliva Brisighella DOP e i vini Albana e Sangiovese. La Cooperativa, principale socio del consorzio di tutela e valorizzazione dell'olio di Brisighella, ci parla delle caratteristiche di questo olio particolarmente aromatico e sapido, che si sposa perfettamente con i formaggi e il carciofo moretto di Brisighella, un prodotto tipico dal cuore dolce e carnoso.

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Il museo Giuseppe Ugoni

Il museo Giuseppe Ugoni, dedicato all'artista faentino che visse a Brisighella per gran parte della sua vita, ospita una vasta collezione di opere dell'artista, tra cui disegni, incisioni e litografie. La tecnica di Ugoni, che ha spesso come soggetto il paesaggio di Brisighella, è stata paragonata a quella di Giorgio Morandi. Il museo ospita anche mostre temporanee dedicate ad artisti romagnoli che si esprimono con le stesse tecniche di Ugoni.

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Tradizioni e dialetto romagnolo

A Brisighella, la tradizione del ricamo è sempre stata molto sentita, tanto che esiste un'associazione che organizza mostre e corsi di ricamo. Il dialetto romagnolo, molto caratteristico e futuristico, ha radici anche nella lingua francese. Il presidente dell'associazione ci invita a visitare Brisighella e a scoprire la bellezza del borgo e delle sue tradizioni, tra cui il Carnevale dei Matti, che si tiene ogni anno il 6 gennaio.
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